Alberto Viviani (1894-1970), amigo e confrade de Marinetti, colaborador da Civilização de Ferreira de Castro, destaca no Il Popolo Toscano a magnitude de A Selva (que viria a conhecer tradução italiana em 1934):
«Ciò che v'è di nuovo, di formidabile e di originale nel romanzo di Ferreira de Castro [...] è l'ambiente. La descrizione dell'Amazonia, slabordisce e meraviglia. L'evocazione della selva verde nera con il suo oscuro sortilegio, il suoi terrori extra umani, con la sua esuberanza di vita che determina il «delirio de la Natura, schiaccia ed annulla la natura umana.»
E o estilo seguro aliado à riqueza lexical e o conhecimento de dentro que servem o romance:
«Il poema della floresta amazonica è tracciato da questo giovanni scrittore con mano veramente maestra: sicurezza nella vizione interiore, certezza nella vivisezione. [...] // Ferreira de Castro è ormai padronne duma orchestrazione verbale ricca di accordi nuovi, illuminata di strani ritmi da poter ricostruire per noi profani il linguaggio della foresta.»
Recolhido por Jaime Brasil em Ferreira de Castro e a Sua Obra, Porto, Livraria Civilização, 1931.
caricatura: Umberto Onorato
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